
NOTE

NOTE DEL MUSICISTA
di Corrado Sillitti
LA GIARA è il primo lavoro che compongo per il teatro stabile nisseno... Non soltanto un lavoro per il teatro, dove pensare a melodie e suoni che possono accompagnare un testo teatrale, ma una vera e propria trasformazione del testo teatrale in musical. Non un testo qualunque, ma "la Giara" di Luigi Pirandello, premio Nobel per la letteratura e quindi un mostro sacro, inviolabile e intoccabile, nel panorama italiano. Ho così pensato, sempre accanto all'inseparabile Francesco, a non voler soltanto commentare il racconto, ma a renderlo vivo e frizzante, entrando dentro i personaggi nati dalla penna di Pirandello, ma senza stravolgerli... semplicemente facendoli cantare. Ognuno di loro aveva qualcosa da dire e le situazioni, tutte grottesche e surreali, mi hanno portato, con estremo divertimento e un pizzico di ironia, a ricercare suoni e ambientazioni che non commentassero nulla, bensì raccontassero esse stesse. Il risultato : un musical divertentissimo da vedere e da ascoltare, che richiama suoni tipici della Sicilia, dove gli arabi hanno lasciato il segno, strizzando però l'occhio al musical e al teatro musicale, in quella forma rara di divertimento e intrattenimento dove ogni nota racconta non solo la storia, ma la musica stessa, fatta di mille sfumature e tanti suoni, di inaspettate atmosfere e di divertimento. Tanti generi diversi che però hanno un unico sapore di antico:quello della fisarmonica, protagonista indiscussa di questo viaggio musicale siciliano, dove sembra passare da un mercato per poi arrivare alla festa di paese, dove è possibile passeggiare in riva al mare o godere di panorami mozzafiato.
Accanto a me non solo i cantati dello stabile nisseno, come Ivano e Ilenia, preziose guide e compagni di viaggio eccezionali, ma anche tutti gli attori che hanno fatto del musical un lavoro assolutamente teatrale e pieno di significato : non si trattava soltanto di cantar bene, ma di vivere la scena, raccontarla e sentirla.
Un viaggio che mi ha fatto divertire tantissimo. Che mi ha portato a conoscere ancor più da vicino il mondo del teatro.
Un grazie a Francesco, amico inseparabile da più di vent'anni, perché è sempre un treno pieno di energica fantasia che mi spinge sempre a creare e a divertirmi come un bambino. Un grazie a tutti gli attori dello stabile nisseno, marchio di indiscussa professionalità, per aver creduto in me e avermi affidato questo importante incarico, quello di creare per loro la colonna sonora di un nuovo musical che torna nella stimata compagnia dopo dieci anni.
E un grazie al pubblico che mi ha sempre voluto bene e seguito.... E che adesso potrà gioire insieme a me della grande avventura musicale e teatrale de "la Giara". Vi aspetto tutti a teatro!

Note della coreografa
di Paola Pecoraro
Quando Francesco, fantastico regista nonché amico fedele, mi comunicò che, col Teatro Stabile Nisseno, doveva mettere in scena un'opera pirandellina sotto forma di musical e mi avrebbe voluta come coreografa, un brivido d'emozione mi attraversò la schiena.
Nella mia prima volta come coreografa ho dovuto affrontare una bella sfida, quella di coordinare e lavorare con attori e non ballerini. Il lavoro è stato inaspettatamente più semplice (e comunque intenso) di quello previsto, perché il "corpo di ballo" ha dimostrato da subito una grande flessibilità artistica e la professionalità che da sempre contraddistingue la compagnia.
Il loro impegno e la loro dedizione mi hanno riempito il cuore.
La sintonia e tutta la magia creata col Teatro Stabile mi ha coinvolto e aiutato a conoscere e comprendere l'ambiente in cui stavo lavorando e presto abbiamo cominciato, con impegno,dedizione, allegria e divertimento a unire danza, teatro e canto in un musical divertente ed emozionante.

Note di regia
di Francesco Daniele Miceli
"La Giara" è il primo lavoro che, da regista, svolgo per lo stabile nisseno. L'ultima mia esperienza con questa compagnia, che è anche stata la prima e decisiva della mia vita, risale a vent'anni fa. Io ero il Piccolo Principe, che, insieme a tutti loro, ha viaggiato di pianeta in pianeta, di stella in stella, di voce in voce. Ed oggi si spalanca il sipario su una nuova ed entusiasmante esperienza, che ci vede sicuramente tutti cresciuti, non solo nel tempo, ma anche nell'anima. Perché il teatro è una dimora senza età. Una sfida senza precedenti, ma davvero entusiasmante, accattivante, fatidica e faticosa. Quando l'amico Ivano mi parlò per la prima volta del progetto ero incredulo. Ma la voglia di fare teatro e farlo ogni giorno ha acceso la magia. Questa ricetta TEATRALE è unica e vede uniti dramma e comicità, Pirandello e musica, gioia e dolore dentro un unico contenitore. Una sfida pazzesca, che ha saputo superare ogni ostacolo con un unica certezza: Pirandello e i suoi scritti andavano salvaguardati e preservati, andavano rispettati e per niente stravolti. Nella stesura dei testi e delle musiche si è quindi creato un mushup di novella e commedia, nelle diverse versioni in lingua italiana e in dialetto, senza così alterare minimamente lo spirito e la drammaturgia Pirandelliana della commedia, piccolo caleidoscopio di maschere e sicilianità. Prova dopo prova, duna dopo duna, ci siamo trovati davanti una certezza : non era più la giara, la meravigliosa giara di Don Lollò la protagonista. Era diventato Pirandello stesso protagonista invisibile del musical! Con grande sorpresa, per noi e senz'altro per il pubblico, nel pieno rispetto dei testi originali a cui abbiamo attinto, il musical è un'avventura tutta Pirandelliana, un viaggio musicale senza precedenti...
Corrado, con cui ho l'onore di lavorare da troppo e bellissimo tempo, è stato unico e inimitabile nel creare una colonna sonora piena di sangue e passione, di vertigini e atmosfera, di festa e di dramma. Grazie Corrado, la tua incredibile disinvoltura nel seguire l'istinto delle emozioni ha creato un capolavoro. Accanto a me Paoletta, che dopo aver ballato in tantissimi miei spettacoli sin da quando era bambina, adesso ne è la coreografa e prima ballerina piena di talento e passione. Un cast eccezionale, a cui va tutta la mia gratitudine per avermi accolto in compagnia, con gli occhi pieni di teatro e voglia di vivere e scambiare sempre esperienze e idee. Un gruppo di attori e cantanti meraviglioso, che ha saputo fare squadra e costruire. Grazie a Peppe, presidente della compagnia, che più di vent'anni fa, in una fredda mattina di ottobre, venne a parlare con mio padre e mia madre al bar vicino casa mia, per avere il consenso di portarmi in compagnia, perché in me, disse, aveva visto qualcosa, tra centinaia di bambini, al termine di una recita a scuola. Sono tornato quel bambino che riceve la notizia tornando da scuola. E come allora rispondo con gioia alla domanda : "Francesco, oggi abbiamo parlato con il signor Speciale. Vuoi continuare a fare teatro?"...
Neanche risposi. Sorrisi. E da quel giorno non è passato un solo giorno senza che io non abbia nel cuore la risposta.